Description
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Nelle due regioni polari, gli organismi hanno avuto storie evolutive molto diverse, che ne hanno influenzato l’ecofisiologia e la diversità. Per esempio, gli organismi marini antartici vivono a temperature costanti e sono fortemente stenotermi, mentre in Artico sono esposti a variazioni stagionali di temperatura. A livello molecolare, gli organismi adattati al freddo devono preservare la struttura e la funzione delle loro macromolecole le quali devono operare in ambienti estremi, come appunto l’oceano Antartico, caratterizzato da temperature costanti di -1,9 °C per tutto l’anno. Lo studio di enzimi e proteine isolate da organismi e/o microorganismi antartici e artici è un passo necessario per la comprensione dei meccanismi molecolari che sono alla base del loro adattamento ad ambienti avversi. In questo scenario, un aspetto rilevante è lo studio delle globine coinvolte nel trasporto dell’ossigeno nei pesci, e delle anidrasi carboniche (CA), metalloenzimi coinvolti nella conversione della CO2 in bicarbonato e protoni. Fatte queste premesse, il progetto ha focalizzato il suo interesse sui seguenti punti: a) studio di due nuovi membri della superfamiglia delle globine, la neuroglobina (Ngb) e la citoglobina (Cygb), coinvolte nello stress ossidativo/nitrosativo dei Nototenioidei. Tali globine potrebbero avere ruoli specifici negli "icefish", che sono gli unici vertebrati privi di mioglobina ed emoglobina; b) studio dell’effetto della temperatura sulla regolazione genica della neuroglobina, della citoglobina, della mioglobina, dell’emoglobina e della globina X, espresse in diversi tessuti prelevati da Nototenioidei antartici esposti a stress termico; c) studio delle globine in due specie artiche: lo squalo della Groenlandia Somniosus microcephalus e il merluzzo atlantico Gadus morhua; d) caratterizzazione biochimica delle anidrasi carboniche da microorganismi antartici Pseudoalteromonas haloplanktis, Colwellia psychrerythraea e Nostoc commune |